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Jacob Philipp Hackert (1737 - 1807)Attribuito a
Paesaggio lacustre con quinta arborea e scorcio collinare, 1776
olio su tela
235 x 196 cm
La monumentale tela raffigura un paesaggio lacustre con una quinta arborea al centro e sulla destra, da cui si apre un’ampia veduta su un orizzonte collinare. L’opera, firmata e datata “1776”, appartiene alla fase romana di Jacob Philipp Hackert, uno dei più importanti paesaggisti internazionali della seconda metà del XVIII secolo, prima della sua definitiva affermazione alla corte borbonica di Napoli.
Il dipinto è racchiuso nella sua cornice originale in legno dorato del XVIII secolo, riccamente intagliata con motivi vegetali e decorazioni a ovuli e foglie. La qualità dell’intaglio e la perfetta consonanza stilistica con l’opera testimoniano la destinazione prestigiosa del quadro sin dall’origine, confermandone il carattere di commissione collezionistica di alto livello.
L'opera è accompagnata da expertise del Prof. Maurizio Marini.
Provenienza:
Bibliografia :
La composizione, articolata su piani successivi e scandita da quinte arboree di calibrata monumentalità, rivela la straordinaria capacità di Hackert di coniugare l’osservazione diretta della natura con un impianto di ascendenza classica. L’artista rielabora infatti la tradizione seicentesca di matrice lorenese e poussiniana, innestandovi una nuova attenzione luministica e atmosferica. Il lirico equilibrio cromatico e la resa analitica delle componenti naturalistiche fanno di quest’opera un esempio paradigmatico della pittura di “paesaggio secondo natura” che caratterizza la maturità di Hackert.
Dal punto di vista biografico, l’anno 1776 cade all’interno del periodo romano dell’artista, che dopo aver lasciato la Germania e la Francia giunge in Italia, stabilendosi dapprima a Roma, dove stringe rapporti con François Boucher, Jean-Honoré Fragonard e Claude Joseph Vernet, e dove inizia a ricevere le prime committenze aristocratiche e collezionistiche. La tela anticipa quindi la fase napoletana, iniziata nel 1786 con la nomina a pittore di corte di Ferdinando IV, che culminerà nel 1787 con l’incontro con Goethe e con l’apice della sua fortuna internazionale.
Il dipinto è racchiuso nella sua cornice originale in legno dorato del XVIII secolo, riccamente intagliata con motivi vegetali e decorazioni a ovuli e foglie. La qualità dell’intaglio e la perfetta consonanza stilistica con l’opera testimoniano la destinazione prestigiosa del quadro sin dall’origine, confermandone il carattere di commissione collezionistica di alto livello.
L'opera è accompagnata da expertise del Prof. Maurizio Marini.
Provenienza:
Ex: Cardinale Joseph Fesch, Palazzo Ricci, Roma (Vendita 1844)
Ex: Principi Torlonia, Palazzo Torlonia, Roma
Collezione privata romana
Bibliografia :
L. Salerno, I pittori di vedute in Italia (1580–1830), Roma, 1991, n. 106, pp. 340–351, in particolare pp. 341 e 346, n. 6.
L. Chiarini, Il paesaggio secondo natura – Jacob Philipp Hackert e la sua cerchia, Roma, 1994, pp. 47 e 59 (passim).
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