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Daniel Seghers (Anversa 1590-1661) e Erasmus Quellinus II (Anversa 1607-1678), maniera di
Altarino con immagine della Vergine circondato da ghirlanda di fiori, secondo quarto del XVII secolo
dipinto ad olio su tela
cm 88 x 73,5
Il dipinto è ascrivibile alla prolifica cerchia di artisti cresciuti al seguito di Daniel Seghers e ricalca, inoltre, la maniera di dipingere cartigli e immagini sacre di uno dei suoi maggiori collaboratori, Erasmus Quellinus II.
Cresciuto come protestante, il Maestro Daniel Seghers si convertì al cattolicesimo e si unì all'ordine dei gesuiti.
Divenne sommo creatore di un tipo di natura morta profondamente cattolica: ghirlande di fiori che circondano cartigli in pietra o, come in questo caso, altaroli dorati e riccamente intagliati, e che spesso incorniciano scene religiose tipicamente contemplative. Seghers si specializzò quasi esclusivamente in dipinti basati su questo concetto. Questo genere così peculiare non solo ha spianato la strada al suo successo ma ha suscitato un ampio seguito di allievi e artisti epigoni.
La formula della ghirlanda fiorita che circonda un cartiglio in cui viene dipinta una scena religiosa invitava certamente alla collaborazione con colleghi specializzati nella pittura di soggetti figurativi per la scena centrale e, di conseguenza, Seghers spesso collaborò con pittori, come Rubens, Hendrick van Balen, Thomas Willboirts Bosschaert, Simon de Vos e, a Roma (1625-27), con Nicolas Poussin e Domenichino. Tra i contributi meglio riusciti ci fu, tuttavia, quello di Erasmus Quellinus II, con il quale realizzò una trentina di quadri.