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Marcantonio Aquili

Ecce Homo

tempera su tavola
37,2 x 48,7 cm
L'opera in esame, corredata da una scheda redatta dalla professoressa Anna Cavallaro in data 25 Aprile 2025, viene assegnata al più stretto collaboratore di Antoniazzo Romano, ovvero il figlio Marcantonio Aquili, che sul finire del XV secolo aveva facile accesso ia cartoni paterni.
L'iconografia diffusa da Antoniazzo Romano in tutto il nord del Lazio tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, che ripreme a sua volta il modello dell'icona Acheropita del Sancta Sanctorum lateranense, è qui realizzato con lo stesso cartone del Redentore Benedicente di Zagarolo e Castelnuovo di Porto, pur con qualche differenza, come lo scollo dell'abito di Cristo privo di ornati e il formato ridotto. 
La tavola fu a suo tempo attribuita alla Scuola di Antoniazzo Romano da Federico Zeri (con nota autografa al retro della fotografia presente in Fondazione Zeri a Bologna) ed è lampante come il figlio riprenda i caratteri del maestro romano, traducendoli in un linfatismo più sottile e una espressività attenuata.

Provenienza: 
Galleria Leone di Castro (1878 - 1950).
04/10/2025 01:38:42
Termine asta
1g -24h 0m 0s
Tempo rimanente
€ 4.000,00 / 8.000,00
Stima
4.000,00 €
Base d'asta
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